venerdì 15 febbraio 2019

What Remains of Edith Finch - Non chiamatelo walking simulator


Spesso, per sbeffeggiare un certo tipo di giochi, li vedo essere chiamati Walking Simulator, cioè "Simulatori di camminare", è difatti sono così: in molti di questi giochi il giocatore deve solo camminare in case o comunque vari luoghi mentre la storia va avanti per voce narrante o per lettere e documenti; l'unica cosa che differenzia uno di questi giochi da un audiolibro o da un film girato in POV (Point Of View, la visuale un soggettiva) è solo un immancabile tunnel metacarpale per aver tenuto premuto per decine di minuti il tasto W.



What Remains of Edith Finch non è così. Vero, la parte centrale del gameplay è il camminare, e non si fa molto altro: camminare, vedere, leggere e ascoltare. E' quello che succede nel frattempo che stupisce.
Il gameplay si differenzia molto, in numerosi, brevi tratti in cui il giocatore entra nell'"azione" in maniera meno passiva.
Ma non è tutto qui: ovviamente, in questo come in tutti i giochi del suo genere, il punto forte è la trama. Breve ma enigmatica, dalla quale non spoilero nulla ma dico con disinvoltura che mi ha fatto cadere la mandibola e sbarrare gli occhi ogni 5 minuti, e non per i classici colpi di scena, che qui non ci sono (o almeno, non c'è il classico colpo di scena finale che stravolge tutto, se non un'ultima trovata narrativa comunque intuibile) ma soprattutto per l'elegante crudezza della narrazione. Triste, se volete, truce, se volete, ma mai volgare o tutto cuore.

Si tratta di un'esperienza tutto sommato breve, se fosse durato di più avrebbe corso il rischio di annoiare arrivati a una certa.
Molto coinvolgente, grazie anche alle musiche e alle ambientazioni meravigliose, che sfiorano l'estetica Hipster ma che non scadono mai nelle becere polaroid e risvoltini.

Consigliatissimo, non solo da me ma praticamente da chiunque ci abbia già giocato. Questo gioco ha vinto il BAFTA, raga, che sarebbe se non l'Oscar, almeno il Golden Globe dei videogiochi.

Non chiamatelo Walking Simulator, chiamatelo un pomeriggio ben speso davanti al PC.

87/100

domenica 4 novembre 2018

Leggere Farenheit 451 è più meglio che di non lo leggerlo!

Infine.
Farenheit 451 è un classico libro prima o poi: uno di quei libri per i quali si dice sempre: “prima o poi lo leggo”, come -per quanto riguarda me- Guerra e Pace, La Gabbianella è il Gatto che le Insegnò a Volare, qualcosa a caso di Kafka e Il Grande Gatsby.
Infine quindi, l’ho letto, aiutato molto dall'agile numero di pagine, che sono circa centosessanta, è dal fatto che si tratta di un libro molto scorrevole.
Come on baby light my future

Preso come libro in sé per sé (trentasé) è un libro di innegabile importanza, forte denuncia sociale, una grande dichiarazione d’amore per la letteratura, la libertà, la lotta contro l’ignoranza. Ed è semplicemente scritto benissimo: ho praticamente dovuto portare sempre col libro una matita per sottolineare espressioni, frasi e passi che ho trovato irresistibili; uno stile molto inusuale nella fantascienza, più comune per esempio in opere dai toni più romantico-sentimentali o semplicemente ‘russi’.
Il soggetto è semplice quanto efficace: siamo in un mondo in cui il protagonista è un pompiere, è il suo lavoro è quello di bruciare i libri, che sono progressivamente diventati illegali, piuttosto che spegnere gli incendi, visto che le case sono ormai tutte ignifughe; fino a quando una nuova, giovane conoscenza non gli farà cambiare prospettiva...
E già qui ci sono quasi tutte le basi per il romanzo distopico di denuncia sociale (anche se più che uno stereotipo, essendo quasi contemporaneo di 1984, può essere considerato un archetipo): esagerazione ed enfatizzazione delle distruttive e folli tendenze della società, futuro straniante con un tono radente al grottesco, protagonista dentro al 'sistema' fino al collo che si ribella -moralmente e non- ad esso, love interest che cambia il mondo perchè "L'amore cambia il mondo un paio di persone alla volta"* e la guerra, la cultura, la polizia e tutto l'ambaradan.

*Questa frase NON è tratta dal libro, né per fortuna da nessun altro

Fahrenheit riesce nel difficile intento di non essere pesante quasi per niente, di non annoiare e di non essere prevedibile, e il motivo del conseguimento di tutti questi obiettivi è unico: è breve.
Essendo corto il ritmo è quasi sempre serrato, va avanti liscio e spedito e perciò non si ha nemmeno il tempo di riflettere su dove andrà a parare. Tant'è vero che non ha neanche capitoli (il che può sembrare decelerante e invece il contrario) ma tre sole parti, capitoloni da circa 50 pagine. Ha lo stesso impegno politico del cantautorato ma sembra più una sclerata punk alla 'Sex Pistols'.
Veicoli espressivi sobri

Difatti, quella che potenzialmente poteva essere la love story più classica (e considerando il tono della narrazione era davvero facile cascarci) viene debanalizzata: niente storia d'amore, neanche una così profonda amicizia, niente, solo un contatto: una storia d'amore trasversale al racconto avrebbe smorzato della grossa il ritmo della narrazione: tanto, perchè dovremmo essere contenti se due personaggi trombano su delle pagine?
Oddio ti prego fa' che NON trombino...

Più ovviamente, è inevitabile (almeno per me) il confronto con un altro libro quasi complementare: 1984.
Fahrenheit sta a 1984 come Allevi sta a De Andrè: i primi possono sembrare più eleganti nella forma ma sono leggermente più ingenui nei contenuti.
La distopia di Orwell è più 'vera', palpabile, più 'organizzata', perché è descritta in tantissimi aspetti diversi di quel contesto tanto da sembrare una vera e propria predizione (inquietante); la distopia Bradburiana (o Bradburyana?) è un po' menomata, come dicevo, più ingenua , senza una particolare attenzione a tutti gli aspetti collaterali della situazione descritta: un mondo dove bruciano i libri e nel quale l'intrattenimento passivo plagia le menti dei più con lo sfondo della grande guerra? Beh? Credereste che in base a questo nient'altro sarebbe diverso?
Certo, nella finalità del messaggio questa accuratezza del 'setting' non è fondamentale, ma questo può dare a Fahrenheit un'aria più "sinonimo di ingenua"
Ovviamente si tratta di stili: se in 1984 Orwell si concedeva brevi e chiare digressioni socio-politiche, in Fahrenheit il lettore è costantemente in spalla al protagonista Guy Montag e quindi ogni cosa viene vista per mezzo di lui e della sua esperienza. So' scelte...
E invece in 1984 la love story c'è, ed è parecchio importante, perché il più grande nemico della disumanizzazione è l'umanizzazione, e il più grande strumento dell'umanizzazione è l'amore, prerogativa (per come NOI concepiamo l'amore) quasi esclusivamente umana.

Una cosa che mi ha colpito notevolmente è questa strana paura del nucleare e della guerra definitiva: negli anni '40-'50 me la sarei aspettata dai giapponesi (che hanno avuto un paio di buone motivazioni) o dagli americani, sì, ma non prima degli anni '60.
Perché ci finisce sempre in mezzo Castro?
Siamo fatti di storie, di quelle che viviamo e di quelle che leggiamo, e ognuna di queste merita di essere condivisa, perché non vedo modi più efficaci per arrivare a una coscienza comune. Dovessimo metterci dei millenni.
La soluzione non è bruciare i libri, ma smettere di stamparli... gli E-book sono così comodi, e il pianeta ringrazia...

Ovviamente, io come il vostro prof vi suggerisco caldamente (oh, oh ,oh) questo libro, perché è agile e veloce, perché il rapporto tempo impiegato/utilità è bassissimo. Daje.

-Prof: "Allora Marchesi, hai visto il film di Truffaut 'Fahrenheit 451' come ti avevo consigliato per l'estate?
-Marchesi: "In realtà prof, ho letto il libro per fare prima".

venerdì 25 maggio 2018

Ho visto La Casa di Carta e mi è piaciuto!

Ebbene sì: persino gli spagnoli ci cagano in testa.
No, non centra niente con House of cards, ironico, vero?

Chiedo scusa: potrei saltare tutta la parte in cui spiego cosa sia La casa de papel e cominciare con contenuti che non si trovino in ogni cazzo di recensione?
Grazie mille.
Dicevo: ho visto La Casa di Carta è mi è piaciuto un sacco. Il perché di ciò è molto semplice: è una bella serie, anzi, mini-serie.
Tendo ad apprezzare maggiormente i prodotti audiovisivi seriali che hanno un disegno ben preciso, e che hanno tutta l'aria di essere scritti da persone che hanno ben chiaro tutto quanto fin dall'inizio. Anche perché questo dà alla serie un senso di coerenza interna che ne alza notevolmente la qualità, soprattutto narrativa, perché è di questo che si tratta, no? Raccontare qualcosa.
Per questo adesso stanno andando fortissimo serie antologiche, come True Detective (10/10) o Fargo o mini-serie come il preziosissimo The Night Manager.
E poi, tutto sommato è una rapina, e non può durare stagioni su stagioni.
E mo? In 'sta puntata che si fa?

Per esempio, questa """recensione""" è pessima perchè sto scrivendo a cazzo di cane senza averci riflettuto prima, pensate che figata stareste leggendo se mi fossi preparato una scaletta...

Innanzitutto, il pregio maggiore di questa serie è quello di aver cambiato il volto della maschera iconica per eccellenza perché ammettiamolo: la maschera di V per Vendetta avrebbe un po' rotto il cazzo le scatole.

Se avessi voluto dare un altro titolo a questo post sarebbe stato Il ritmo dello stallo, perché proprio questo racconta: uno stallo di giorni, una rapina perfettamente congegnata nei minimi particolari, con ostaggi, con tensione e ritmo... magari sono cose che a voi non esalteranno tanto, ma a me ha piacevolmente sorpreso.
La serie non è esente da difetti, che siano piccole ingenuità nella scrittura o cadute di stile, ma sono del tutto coperte dalla caterba mole di pregi e di scelte azzeccate.
Per esempio: il cast e i personaggi: non conoscevo nessuno degli attori, non sono molto dentro le produzioni spagnole, ma a me sembravano bravi (è che non capisco molto bene lo spagnolo quindi non so bene come giudicare) e i personaggi sono tutti azzeccatissimi e ben resi. Nessuno è completamente buono o completamente stronzo, come tutti, eppure in sole due stagioni sceneggiatori e attori hanno reso quasi tutti i personaggi molto molto reali, umani, dinamici. Sì! Bene così!
El meravigliosos mundo de amelita
Personaggi che vengono presentati come teste di cazzo che prima o poi combineranno casini immani invece si rivelano subito (quindi non è spoiler) personaggi più saldi e ragionevoli, o altri che sembrano i protagonisti per cui tifare comportarsi come teste di cazzo e quindi tirarsi dietro l'antipatia del pubblico.

Roberto Downey Juniores
Il fatto di essere ambientato praticamente in tre ambienti non provoca nessuna claustrofobia e gli spazi sono gestiti in maniera abile, e in generale succede tutto quello che lo spettatore spera di vedere, e non nel senso "vincono loro o vincono loro", ma "Il professore (la mente criminale che ha architettato il colpo e che lo gestisce dall' esterno) avrà un ruolo più dinamico dello stare seduto a telefonare?" o "questa sottotrama si allaccerà in modo coerente e non pretestuoso alla trama centrale?".

Una cosa che non sembra aver notato chi ha scritto le poche recensioni che ho letto in rete: La Casa di Carta è la versione matura di Death Note: il rapporto tra l'ispettore Murillo e il Professore e la loro partita a scacchi che ha come tabellone la zecca nazionale di spagna ricorda molto la sfida di Kira e L, stavolta però riuscendo a mantenere la sospensione dell'incredulità (anche se occasionalmente a fatica) e a non cadere nelle trappole narrative per cui quasi con la telepatia un personaggio sa o suppone cose alle quali non potrebbe francamente arrivare, ma forse questo è dovuto al fatto che stavolta a scrivere sono più di una persona: provate voi da soli a giocare a scacchi contro voi stessi cercando di non leggere nel pensiero a uh... voi stessi...

Insomma, visto che mi sembra di non avere altro da dire, sento di consigliare questa serie, perchè non inquina, è leggera per tempistiche (se fossero 8 stagioni ci vorrebbe qualche garanzia in più, capirei), ed è molto godibile. Ne parlano tutti ma non fate i soliti snob!
Bella ciao.
Bella ciao.
Bella ciao, ciao, ciao!

giovedì 27 luglio 2017

5 foto INSPIEGABILI soprattutto perché sono falsissime una roba scandalosa

1. Gli uomini che piovono dal cielo.
I più scettici ricorderanno questa vecchia foto (che risale a tanto tanto tempo fa di quando il mondo era in bianco e nero ooooo era tutta campagna, TUTTA CAMPAGNA TI DICO!!!) Come un futile tentativo di far passare per vera un' immagine chiaramente fasulla, ma oggi degli studiosi hanno detto che invece è autentica. A niente è servita la testimonianza del fotografo Alekseij Parampampam che ha detto "la foto è falsa: l' ho modificata con il compiuter di mio nipote". Ma allora chi sono quelle figure immortalate nella pic-ciur? Uomini che volano? Cadono? Ma stanno andando giù, o stanno andando su? Non possono né scendere né salire? Sono friabili? Per ora, nessuno può dirlo.



2. ILCANE CHE SORRIDE

Questa foto ha fatto discutere tutti gli studiosi dell' università del Massacchuccoli. Ma che poi, c' è uno che in quell' università lì ci sta da 25 anni, se sei così sveglio, perché non riesci a finirla? E no, non svicolerai di nuovo dicendo " ma guarda che io insegno"...
Questa pixxx ritrae un cane che sembra sorridere, la cosa strana è che questo cane c' aveva un cazzo da ridere: è stato licenziato e ha perso la patente vive in strada e la cagna della sua moglie gli ha portato via i cuccioli... cazzo c' avrà da ridere...


3. LORD SQUIRREL DI SQUIRRELLINGTON



La famosissima foto che valse il premio Punisher a Goffredo Marasmi è stata oggetto di numerosi studi: la foto infatti ritrarrebbe il sovrano del regno di Squirrellington, Lord Squirrel indossando l'armatura cerimoniale. Tutto normale fin qui, ma allora dove sta il mistero? Ebbene, la foto risale al 1967 quando però le ultime notizie storiche di Lord Squirrel ritengono che sia morto più di due secoli prima. Viaggia nel tempo? Solo il tempo può dirlo, ma il bastardo col cazzo che canta, neanche col ferro sulla nuca.

4. L'unicorno dell'appartamento 431

Questa storia mette i brividi.
Okay ho chiuso la finestra che c'era riscontro: questa storia è normale.
Quando ci fu la notizia che qualche coraggioso in cerca di notorietà affermò che questa foto fosse un semplice fotomontaggio, portando anche (inutilmente) prove a detta loro "inconfutabili" come la foto originale (senza unicorno e quindi noiosissima) mi sono un po' sorpreso e ho cercato di saperne di più, e ho scoperto il mistero che si cela dietro a questa foto: il fotografo Joe McShannonGriffithSmith, che alla pubblicazione della foto sostenette di aver avuto un contatto visivo ricambiato dall'unicorno, venne trovato morto in circostanze misteriose poco dopo, tipo trentuno anni dopo, all' età di 94 anni. Ecco fatto, stanotte non riuscirò a dormire.

5. King Kong e Nessie
Image

Anche se i PR di entrambi hanno cercato di smentire più volte la presunta relazione amorosa tra i REALISSIMI King Kong e Nessie, la verità è sempe venuta a galla (capita? che spasso!).
La foto potrebbe benissimo essere scambiata per un fotomontaggio, ma anche questa è vera vera in modo assurdo: ma c'è un po' di confusione sull' argomento, perchè infatti esiste una falsa immagine simile, cioè la foto che ritrae Nessie da sola (sola? solo? non lo so, LGTB non odiatemi!), ed è ovvio che fosse falsa, perché King Kong è stato rimosso col fotomontaggio.


venerdì 17 giugno 2016

6 strani utilizzi del LIMONE che nessuno ti ha detto anche perchè sono falsi

Dammi tutti i tuoi soldi.

Il limone, lo sappiamo, serve per fare i cocktail, ma recenti studi che fanno incazzare di brutto i medici svelano 10 bizzarri utilizzi del limone VERI

Ridà la vista ai vedenti
Sembra strano, ma la benzodiazepina -+ contuta nei limoni (ma anche nei laim e nei bacetti senza lingua) porta a una spontanea attività oculare alle persone che già ci vedono, secondo lo studio dell' università del Massachuccoli
Hottie


Pulisce la coscienza
E' risaputo che il limone possa aiutare a togliere una vasta varietà di macchie, quello che non tutti sanno è che può pulire anche la coscienza umana, attraverso pratiche particolari.

Insaporisce carne e pesce
Sembra folle, ma il limone e il suo succo è sensazionale nel dare sapore ad alcuni tipi di carne morta o di pesci sempre morti: attenti a non esagerare, però: l' utilizzo esagerato potrebbe essere dannoso: il tetraidrocannabinolo contenuto della broda di limone scioglie le sostanze della carne, quindi potrebbe finire che il limone mangi la carne prima ti te.
You' re goddamn right!

Aumenta il nervoso nelle risse
Disco, tasso etilico elevato, tensione, magari qualcuno che ha letto su un sito acchiappacitrulli ha la geniale idea di lanciare un limone per abbassare il livello di stress grazie al permasodio contenuto in abbondanza nella scorza del limone, e invece sembra che questa sostanza, al contrario alzi il livello di nervoso, in alcuni casi portando a situazioni gravi.
Sullo sfondo: gente che sa che non si devono lanciare i limoni

Puoi farci la limonata

"se vita ti da dei limoni, tu fa un po' lemonata" -cit. Antico segleto cinese

Molti si sono interrogati sul significato di questo proverbio prendendo ovviamente umilianti insufficienze, ma sembra che finalmente l' arcano sia risolto: il limone, sottoposto  un processo di inzuccheramento e sprematura... spremitura.... se lo spremi, potresti ottenere una bevanda al sapore di limone.

Rilevatore di basso potenziale
Uno degli utilizzi più oscuri e bizzarri del limone è quello di trovare in pochi secondi un punto nello spazio con potenziale minore: è sufficiente dropparlo dalla mano e questo andrà direttamente verso il basso, pazzesco!


venerdì 8 aprile 2016

Life is Strange o come sono diventato Hipster


A me le avventure grafiche piacciono un botto, o meglio, mi piace immedesimarmi nel personaggio del quale ho il controllo ( se no è noioso vedere pixels che fanno cose) e questo posso farlo benissimo nelle avventure grafiche. Roba davvero strana, roba che sono uno di quei pazzi che su GTA non ammazzano i civili, al massimo quei bastardi dei Ballas

Questione di onore, di territorio, di potere...


Lo sappiamo, dopo le avventure di LucasArts fino a poco fa c' è stato un periodo molto oscuro per il genere, tenuto vivo dal bellino Fahrehneit, dal ganzetto Heavy Rain, e dal un po' deludente Beyond: ciu suls. Poi é arrivata la TellTale
Here we come, motherfuckers

La TellTale ha raccolto le ceneri della LucasArts e ha fatto risorgere il genere, anche in modo abbastanza intelligente: ha preso fenomeni popolari (serie TV, fumetti, videogiochi) e ne ha esplorato l' universo con nuovi giochi.

Così ci siamo trovati ad avere nel parco giochi (ha ha!) più avventure grafiche di quante ne possiamo giocare (la suddivisione in episodi da 'sta parte è geniale)
Tra quelle che ho provato (meno di quello che vorrei) c' è Life is Strange (non so cosa ti aspettassi... l'hai letto il titolo, no? ) che è davvero notevole, pur con qualche difetto.
Partiamo subito: Life is Strange (che da ora chiamerò LiS) non è della TellTale bensì (che termini signora mia! ) della Square Enix.
Ma come si presenta? Sei una ragazza un po' hipster che ha strane visioni di una catastrofe imminente e scopre di avere il potere di "riavvolgere" il tempo, così decide di cercare di ritrovare una ragazza scomparsa prima del suo arrivo (ritorno) nella città natale (non centra nulla col natale). Interessante, eh? Puoi dirlo forte, ma non se è sera se no dai fastidio a qualcuno, io ti avverto, eh.
Ma il gioco deve trovare mercato, vendere un pochino di più dei giochi TelTeil, quindi lo appoggia a si appoggia alla moda del momento per chi non è scandalosamente ricco: questa ondata di Hipsteria collettiva.
Io, in tutta onestà, non ho chiarissima questa cosa degli hipster, ma secondo questo gioco, per essere hipster devi essere perennemente malinconico, amante dell' autunno (ma quanto sono poetiche le foglie bagnate sulla strada che causano incidenti che Madonnasantoddio...), devi amare i tramonti e andare in giro con una Polaroid dietro che manco Memento, e ascoltare della musica che... boh... non capisco... non dico che non sia orecchiabile, per carità, ma non capisco questa presuntuosa ricerca del suono acustico se poi si modifica la voce e... vabbè, non faccio parte di quel mondo, forse non capirò mai...
Manca solo la scatto fisso e facciamo tombola. E vabbè, gli occhiali a montatura spessa ma con lenti neutre, capelli alla pigeotto e barba da sopravvissuto accompagnata dai baffi all' insù perchè oh, non se li fa nessuno così, quindi sono hipster.
Ma ora sono tutti così, hipsterino mio, riflettici vah...
Hipster since 1996

Potrei parlare della grafica, che per quel che vale, lo possono vedere tutti, è molto gradevole e potrei parlare di qualsiasi cosa che potreste trovare in ogni altra recensione del cazzo, valida o meno.
Ma passiamo alle cose serie: questo potere di riavvolgere il tempo.
Allora. Sembra che le avventure grafiche si divrtano un casino a darci scelte e a farci prendere responsabilità virtuali ( provate l'ottimo Spent, è gratuito e ci giocate dal web, ci arrivate cliccando sul nome ) Minchia: ce le infilano pure in Mass Effect, dove i filmati dovrebbero essere un pretesto per prendersi a fucilate con gli alieni ( detto questo, la storia di ME è molto molto bella, non vogliatemi male...).
Ma in questo gioco puoi tornare indietro nel tempo per cambiare la risposta, per vedere quel che sarebbe successo, per poi decidere quale scenario realizzare (ma tanto tu usavi il caricamento rapido per fare il cazzo che ti pareva pure in Fallout 3 quindi...). Quindi puoi (quasi, eh eh eh) sempre capire le conseguenze delle tue azioni, e questo fa venire meno un po' tutta questa faccenda. Meno male che in quasi tutte le scelte di LIS non ne puoi uscire pulito/a e questo insomma risolve un po' il problema di prima ( ve lo ricordate?... ne ho scritto tipo 25 secondi fa... ah... che ricordi.... articoli più semplici... per uomini più semplici...). E ci sono delle situazioni in cui non puoi affidarti al tuo potere (ahia!).
Se poi ci aggiungiamo che le risposte manco hanno il timer come, per esempio, Game of Thrones, è chiaro che questo sia stato pensato come un gioco dove conta l' atmosfera, e non l'abilità (skill, per i più pr0) del giocatore stesso (minchia ma ve lo ricordate Indigo Prophecy?)

In conclusione, Life is Strange è uno dei giochi più belli a cui io abbia mai giocato, più bello di quanto mi piaccia a mettere, se qualche coglione lo valuta 10/10, stavolta ci ha azzeccato, forse.



















martedì 13 gennaio 2015

Pillola blu? No dai, sei troppo giovane - Double Action Boogaloo

Prima di scrivere quanto segue ho cercato una recensione di Double Action Boogaloo: non trovandone di italiane ho deciso di scrivere qualcosa al riguardo, già che a me non piace leggere/scrivere recensioni di videogiuochi, perchè secondo ammè non è un' argomento sul quale si può scrivere una -appunto- recensione: certo si può segnalare, consigliare, sputtanare e scherzare su un gioco, ma si scrivono recensioni solo su cose che, diciamo non sono una novità, cose sulle quali c'è uno studio da un bel po'di tempo, come la letteratura, l'arte, da qualche decennio il cinema, e esagerando (tanto) anche le opere a fumetti.
Per carità, non è che le consideri cose poco serie, dico i giuochi e i fumetti, ma minchia, c' è chi dice che i giochi (alcuni) sono arte, roba da pazzi.

E tra l' altro, lo dico senza neanche una punta di presunzione, questa è la miglior recensione che avreste potuto trovare, per i motivi scritti sopra, perchè se no che cazzo ci sto a scrivere?

Sono uno di quelli che basta poco perchè si annoino: in genere, se avanzo in un gioco per più di dieci minuti e poi devo ripartire causa, che so, dimenticanza salvataggio o autosalvataggio fallito, beh allora piuttosto che rifare tutto preferisco non giocarci più (per Skyrim ho fatto pause molto molto, molto lunghe). Come quando giochi a una demo gratuita e ti fanno provare il primo livello/quadro/capitolo/episodio e poi, se decidi di acquistare il gioco devi pure rifarlo, che a volte i primi livelli, sono introduttivi e noiosi. Ma che cazzo dai.
C' è stato un periodo in cui giocavo a Guitar Hero: World Tour, e non mi salvava, e giocandoci al massimo della difficoltà (s0 pr0 very h4rdc0r3 ) senza -tra l' altro-  saper suonare la chitarra (lol), per fare alcune canzoni mi ci sono impegnato assai, poi PUF, devo rifà.
Infatti mi stanco subito, e faccio giocare sempre la mia amica qui,
non azzecca una nota manco per sbaglio, ma è tanto, tanto brava...
Non so se capite, volete, che so, catturare Mewtwo, no? Salvate prima del combattimento, ci provate N volte e poi quando finalmente l' avete catturato, non vi salva e al prossimo accesso dovete rifarlo... Un ridere ahahahaha.

Come dicevo quindi: mi annoio spesso, Alan wake (al quale sono abbastanza avanti) non ci gioco di giorno perchè no, ma la notte ho 'sto brutto vizio di dormire che eh... brutta storia, Burnout Paradise sììììe... qualche gara la fazzo ma non riesco a giocare per più di 30 (trenta) minuti consecutivi, Bastion, anche lì, sembra cazzi ma porta via non così poco tempo, The Binding of Isaac, porca miseria, vorrei finirlo anche con Judas, ma con due (o uno!) colpi/o muoro e quando MUORO, sopratutto ai "piani alti" (lol) col cazzo che mi va di ripartire!

Essendo quindi annoiato e non sapendo a cosa giocare, sfoglio la nuova e idiotissima home di Steam
e in primo piano ecco che arriva DOUBLE FUCKIN' ACTION FUCKIN' BOOGALOO. Che è robba eh, mica cazzi.

Insomma: partiamo? Pronti, partenza, via!

A voi piace Matrix, no? Lo considerate un bel/buon film, almeno il primo, un po' perchè vi piace davvero, un po' perchè lo dicono tutti e un po' perchè dicono sia originale

No.

Volete sapere cos' ha di originale Matrix?

Uhmmmmmmmmm......

Hm, ci sto provando davero...

Ragà, un pochino sono sorpreso, pensavo che qualcosa di originale ci fosse, forse l'ho scordato.
Per esempio: il ballettaim bullet time.e insomma le sparatorie con tuffi, scivolamenti, camminamenti sui muri di sparare, tirare un calcio saltando dal muro e poi sparare ancora e cose così.
In cina tutto questo era già successo, grazie a un tale John Woo, un regista che chiamano "maestro", mikakazzi, ragà questo è robba eh, avete mai sentito qualcuno dire: i maestri fratelli uacioschi? I fratelli maestri uacioschi? I maestri uacioschi e basta, senza fratelli? No, eh? Nemmeno io, e invece maestro John Woo? Maestro Woo? No? Va beh non vale, non sapete manco chi sia...

Ma bulli e pupe, a me Matrix piace, moderatamente, infatti ho comprato a  € x un' edizione dvd della trilogio che tipo sulla scatola sembra che i codici in verde su nero cadano, una roba che salvati.

Ma se giocando a Double Action Boogaloo (che d'ora in poi chiamerò DAB perchè sì) vi viene in mente Matrix e non THE BIG JW, allora non posso farci niente, siete sbagliati,

DAB è una mod di Source tosta tosta di come non se ne vedevano da Pirates Vikings & Knights II. Questo è uno sparatutto dove l'uccidere non è importante in se per se, è farlo con stile ( NB: no $wag), ma che importante, essenziale!
E' adrenalinico, sfrenato e pazzo, è Hard Boiled mischiato a Quake, Max Payne mischiato a "sparatutto online qualsiasi": un gioco dove devi essere style, cafone, altro che riflessivo  tattico, qui mirare fa perdere tempo, meglio buttarsi da un palazzo all' altro e scivolare sul tetto di quest' ultimo per arrivare alle gambe del povero malcapitato di turno e farlo a pezzi con un colpo di shotgun, o no? Io dico di sì, in DAB, poi, come se non bastasse facendo punti puoi attivare il bullet time non esageratamente leeeeeeeeeeeeentooooooooooo come in Matrix (stavolta non è per buttar merda sul film, son due cose diverse, e dai), ma anzi, che alza proprio il ritmo e l'agitazione, come nel (appunto) film del maestro John Woo, prima che questa tecnica fosse stata rovinata da innumerevoli abusi idioti.
Salti, scivolate, walljump, wallclimb, pizze in der muso, botte da orbi granate che OP è modesto e tanto tanto divertimento.
Voglio dì, è gratuito no? Quindi l' unica cosa che si spende per provarlo è un po' di tempo, e cazzo se ne vale. Piuttosto, fatti un giro su IMDb (Internet Movie Database) a vedere i film di John Woo, che se li vedete, poi vi sa male anche a voi che il prossimo suo film sarà una storia analoga al Titanic

PS:
Ma in Matrix no, lo sapevate che con lo pseudonimo di Joe Pantoliano, ha recitato il cantante degli Eiffel 65 ????? (NONE'VERO!!!!! che poi ci credono)

domenica 13 luglio 2014

Game of Thrones - Chiarimenti sulla cronologia

Non so se qualcuno abbia già scritto un post simile, ma io lo faccio in fretta perché sarebbe bello se fossi il primo, cioè tanti ci saranno arrivati da soli, ma tutti gli altri?

Sì: gli altri? quelli che magari hanno letto qualche libro e quando guardano lo show dicono: "checcazz'?", perché alcune storie ( sapete che Game of Thrones si divide in varie trame, dal punto di vista dei protagonisti, per esempio Arya o Jon, ma anche Davos o Theon) vanno molto più avanti di altre che magari rallentano o deviano il percorso o si arrestano?

Facciamo un esempio: SPOILER STAGIONE 3 (ma perché, c'è qualcuno che non ha visto la terza stagione? bah) ci si ricorda i libri ricorderà di aver lasciato Theon a grande inverno alla fine del secondo libro (o del quarto, dipende dalle edizioni), e nel libro lo ritroveremo solamente 3 libri dopo col nome di Reek, partendo dagli eventi della seconda metà delle puntate della quarta stagione. Ma nello show la sua storia va avanti, nella terza stagione si assiste alla tortura del povero principe del mare, nel libro semplicemente supposto e/o avvenuto dietro le quinte, nella quarta stagione si assiste alla totale sottomissione di quello che rimane di Theon Greyjoy e tutto il resto lo sappiamo.

Ma perché?

Le ragioni possono essere varie: si potrebbe pensare che sia perché gli sceneggiatori avevano intenzione di descrivere il progresso emotivo del personaggio, perché nel libro è facile: siamo nella sua testa e leggiamo i suoi pensieri, ma in TV no! Questo spiegherebbe anche alcune scene proprio esclusive dello show, come il SPOILER tentativo di liberare Theon da parte di sua sorella Yara..
Oppure si tratta, tra le altre cose, di una questione di contratti, non possono pagare un attore che fa stop per una stagione, o no? Meglio così va, che se no avrebbero fatto un recasting e nella quarta stagione ci saremmo trovati con un altro Theon. Lol? Lol.
Eh ma neanche un po' di stop...

Certo che l'esempio dei Greyjoy è uno dei migliori, perché è una delle storyline più mutilata, ahah, scusami, ma solo se hai capito la battuta.

Siamo quasi arrivati al punto.
La terza stagione prende parzialmente il terzo libro, e la quarta prende le fine del terzo libro più un pezzo del quarto, se non del quinto. E allora iniziamo a capire vero?

Fare tutto Tempesta di Spade in una stagione sarebbe da pazzi, infatti non è stato un errore questa divisione, gli errori sono altri, ne riparleremo.

Forse qualcuno a sto punto ha già capito...

Il libro che segue Tempesta di spade, Il Banchetto dei Corvi, possiede solo i capitoli di Arya, Sansa, Cercei, Jaime, Brienne, la sorella di Oberyn Martell-la vipera, Sam basta se non mi sbaglio, e gli altri personaggi ( Jon, Bran, Tiryon, Daeneris) sono raccontati nel libro seguente, cioè I Guerrieri del Ghiaccio. Bel problema eh? Metà personaggi per libro, due libri che sono usciti uno dopo l'altro ma che sono cronologicaente contemporanei. Ma allora per il film che si fa? Impossibile dividere la serie, per numerosi motivi, banali e non. Per questo bisogna tirare le trame come le corde cinesi, purtroppo è l'unica soluzione, perché alla fine della quarta stagione gli sceneggiatori si devono confrontare con tre libri, forse è per questo che alcune storyline le hanno anticipate o accorciate, stoppate o riprese, perché arrivati alla fine, bene o male le falle si chiudono.

Ma insomma però, SPOILER Balon greyjoy è ancora da morire....
Ciao mi chiamo Gendry, è dalla fine della terza stagione che sto cercando di non cadere, un saluto, ciao.
Oh, visto che sei un appassionato del trono di spade, dai un'occhiata qui (devi cliccare su "qui", no! non qui!)

venerdì 11 aprile 2014

Il Trono di Spade - La terza stagione

Se fossimo dei personaggi che vivono in Westeros, nei sette regni, penseremmo che gli Stark siano tutti morti: lord Eddard Stark decapitato, la lady sua moglie Catelyn Stark sguzzata e gettata nella Forca Rossa del Tridente, il figlio primogenito Robb ammazzato e decapitato, i due figli minori Bran e Rickon impiccati e bruciati, la figlia minore Arya data per dispersa. L'unica Stark ancora in vita, Sansa, ormai è una Lannister.E molto probabilmente non sapremmo neanche che fine abbia fatto il bastardo Jon Snow, o penseremmo che sia morto di freddo alla fine del mondo alla Barriera.
Brutta storia eh? Proprio i nostri eroi... ma noi siamo spettatori (e/o lettori), quindi sappiamo che Bran sta per affrontare il proprio destino a Nord della Barriera, Jon ha appena superato delle prove durissime e lo attende una Difficilissima sfida, Arya continua il suo viaggio nelle terre inselvatichite dalla guerra tra lupi e leoni.
Se non potessimo guardare le loro avventure, molto probabilmente la serie perderebbe un po' di significato, visto che il primo personaggio a cui ci siamo affezionati è stato proprio Ned, che viaggia fino alla capitale con le sue due figlie per assistere il suo Re e amico Robert, e per scoprire che cosa fosse successo al suo padre adottivo Jon Arrin, deceduto pochi giorni prima in circostanze misteriose.


Ma non sono i nostri nuovi eroi: noi tifiamo per Daeneris Targaryen, decisa a vendicare la morte della sua famiglia e riscattare il suo diritto al Trono di Spade, e... diciamo che ha tre argomentazioni molto valide, volanti e sputafuoco
Non è carinissimo? Quelle lacrime sono di gioia vero, bambini?


Ma il mondo de Il Trono di Spade è troppo crudelmente realistico per risparmiare gli ingenui, per questo motivo, consciamente o inconsciamente, quando capiamo questo, quindi dopo molto tempo la morte di Ned inizia a non starci più molto simpatico, troppo ingenuo, troppo fedele; non avrebbe mai vinto il gioco del trono, non sarebbe mai sopravvissuto.
Quindi, quando abbiamo imparato a vivere con più malizia la serie, ci siamo accorti di star facendo il tifo a Tyrion Lannister, il nano, l'insulto della famiglia, il buono a nulla, se non ubriacarsi e a perdersi nelle case del piacere, ma che cerca di riscattarsi agli occhi dei fratelli e del padre, utilizzando la sua straordinaria intelligienza.
E ammiriamo Davos, un uomo che deve tutto al suo Re e al quale rimane solo l'onore, che tuttavia è grande
Ma dopo ben 3 stagioni, abbiamo paura ad affezionarci troppo a un personaggio, perchè il tasso di mortalità dei personaggi principali è altissimo.

E' uno spettacolo violento, che ci fa soffrire, ma che non riusciamo a smettere di guardare, perchè è un mondo bellissimo, un mondo in cui vorremmo vivere, ma nel quale non sopravvivremmo un giorno; un mondo fatto di famiglie e di case, di antichi rancori e di cavalieri e cantastorie.
Uno spettacolo visivamente coraggioso, che non si nasconde dagli zampillamenti di sangue e scene di nudo, dove le vicende sono così sorprendentemente verosimili che nessuno saprà mai che succederà dopo, o meglio, tutto quello che ci aspetteremmo che accada non succede ma al contrario succede quello che mai avremmo pensato di prevedere.

Il Trono di Spade ci da tanti consigli per la vita quotidiana:


Robb ci insegna di non lamentarsi quando si deve andare ad un noioso matrimonio

Ned ci insegna che per dare del bastardo al proprio Re bisogna essere proprio fuori di testa






Tyrion ci insegna che... i soldi comprano tutto

Dany ci insegna di non permettere a nessuno di prendere le nostre uova/i nostri draghi

Sempre Robb ci insegna che non ci si deve fidare di chi non beve alle feste
Ditocorto ci insegna che puoi fare lo stronzo subdolo quanto vuoi nella vita, anzi, la farai sempre franca
Margaery ci insegna che puoi fare la stronza subdola quanto vuoi nella vita, anzi, la farai sempre franca
Jeoffrey ci insegna che...niente... SANTA PUPAZZA QUANTO LO ODIO QUESTO RAGAZZINO AAARGH!!!



Io lo ammetto, la sigla mi rompeva un po' all'inizio, ma da quando ho capito di che posti si trattassero quelli rappresentati sulla mappa 3D di Westeros non posso farne a meno!

Senza dubbio la terza stagione de Il Trono di Spade è la più sanguinaria, con terribili torture, matrimoni allagati di sangue, assedi e ancora più decapitazioni. Una stagione in cui ci sono così tanti sconvolgimenti di trama e tradimenti che diventi paranoico ogni volta che iniziano a suonare Le Pioggie di Castamere, e non c'entra nulla aver letto prima il libro, perchè che tu sappia cosa succede o no il colpo di scena è comunque così forte da far rimanere a bocca aperta tutti, tutti!
La terza stagione abbandona le ambientazioni di Grande Inverno e quelle del Castello Nero, dove ci sentivamo al sicuro, e sono state in gran parte rimpiazzate dal campo di battaglia e dal selvaggio estremo Nord, paesaggi ostili e pericolosi.
Tra tutte e tre le serie, la terza è quella con più potenza scenica, potenza nell'interpretazione e con la scrittura più accurata, in definitiva, la migliore fin'ora, sia per colpi di scena, per i personaggi, per quello stile sempre più sottile tra Fantasy e medioevale, nel senso che se non fosse per draghi e giganti, tutto quello che succede potrebbe accadere davvero in quel contesto.
Non guardare HBO Il Trono di spade è un crimine, e per un fan è un crimine ancora più grave non guardare la terza stagione.

 Beh, non posso dire che questa sia una vera e propria recensione, piuttosto una dichiarazione d'amore per un grandissimo spettacolo televisivo, per il quale vale la pena di immergersi nel suo mondo.

Seguono dei (brutti) disegni fatti da me.




sabato 4 gennaio 2014

"DRIVE: The Game" ovvero: Hotline MIAMI

Eccomi: alle 11 undici di sera a cimentarmi nel primissimo articolo del mio nuovo (e primo) blog, e innanzi tutto vorrei dare un caloroso benvenuto a quei due malcapitati che mai visiteranno questo blog. Visto che è il primo post, dovrei fare almeno un' introduzione ai contenuti di questo blog, o dovrei farli da qualche altra parte? boh... io scrivo due cose qui, così se poi non ve ne frega niente non vi faccio perdere tempo: in questo blog parlo delle mie esperienze e curiosità o aneddoti interessanti che ho vissuto in un contesto videoludico, quindi tu vai a vedere la partita, che 'sta roba è da sfigati. Quindi, visto che uno dei due poveracci dev' essersene già andato da 'sto blog, tu che stai leggendo (dimmelo se sei una persona anziana eh, che ti do del lei) sei l'unico rimasto, e ti parlo di Hotline MIAMI (o perlomeno di come l'ho vissuto io)
Sì, ho visto pure io: il tizio del blog ha scritto nel titolo "Drive The Game"...ecchevvuoldì? Te lo spiego subito, sono qui apposta! Allora, tu sai che cos'è Drive no? MA COME NO !? (ossignur). E' un film del 2011 di Nicholas Winding Refn ( e chi è? è il regista di Drive(2011)) il cui protagonista è interpretato da Ryan Gosling. ( ma ti devo spiegare cos'è Drive, pazzesco...). Quindi parafrasando il titolo potrei dire che Hotline MIAMI sembra il videogioco di Drive ( se non sai cosa sia vedi sopra), perché, non c'entra nulla con la trama, con i personaggi, ma le atmosfere in cui sono immersi, le emozioni che trasmettono sono pressoché identiche. Ma se continuo così finisco per fare una recensione e non mi va ( che a scanso di equivoci, non è una citazione a Vasco Rossi).

Ecco, immaginati in un bagno di sangue iper(poetico)violento, negli anni '80, con la musica che fa "popwo popwo popopwopowpo popwo pow popopwo" oppure "tinktink tantank tink tantanktink po- tatanktnantank" eccetera eccetera... capito? già, anche io lo dico "che figo"


 Ora parlerei del mio primo approccio con il giuoco, okay? vah beh, se non ti va salta qualche riga , che te devo dì...
Devo ammettere che da quel che ne pensavo non lo avrei comprato, avevo visto qualche immagine su Steam e, non prendermi in giro, pensavo non fosse un gran che, per la precisione, pensavo che organizzavi una squadra di personaggi mascherati che entrano in delle case e ammazzano i cattivi, robbetta insomma, ma un'estate, essendo nei saldi estivi di steam mi sono deciso a comprare giuoco. Vi dico solo che, tirchio come sono, mi hanno esaltato così tanto i primi minuti di gioco, che l'ho comprato pure per il mio caro amico, che si sarebbe perso l'offerta perchè era in viaggio: me ne è eternamente grato (eh eh).
Lo potete vedere anche voi, se il vostro browser vi ha mostrato l'immagine sopra; la prima cosa che mi ha colpito sono le fortissime atmosfere anni ottanta, quei giochi di luce e colori alla "Grand Theft Auto: Vice City", solo che qui sono molto più esasperati, esagerati, con un effetto VHS, fino a sembrare l'esperienza di gioco simile a quella di un abuso di droga (non che io lo abbia mai provato, si intenda, posso solo immaginare...).
Non farò spoiler, sarebbe un crimine, con un giuoco così bello, però devo dirvi che è immerso in una stranezza allucinogena stranissima, tanto che, per quanto ne sai, il protagonista potrebbe essere dipendente a livelli estremi di droghe pazzesche, e anche la colonna sonora è complice di questa lucidità/confusione mentale, non voglio sembrare di parte, perché in ambito di videogiuochi è facile dire che: "metalghiarsolid è il gioco più bello perché è il mio preferito !!1!" ( con tutto il rispetto per
chi ama la serie, anche io la adoro a livelli inimmaginabili): sono noiosi i fanboy eh? Stavo parlando di......... AH già! la musica del gioco, beeeeh, descriverla, è un po' come spiegare "Sherlock" della TV a chi ha visto solo i film con Robert Downey Jr........comunque, sappiate che è stata la colonna sonora della mia estate. in questo blog dovrei parlare delle mie esperienze in modo più preciso, ma è proprio questo il motivo per cui ho aperto con Hotline MIAMI: perché è tutta quanta un'esperienza. Meravigliosa.
Bene, mi è venuta un po' più corta di quel che pensavo, e non sono più le undici ma... vabbè, non sono un grande scrittore, pazienza.
OH, e ricorda che se ti ho strappato una risata, o se vuoi darmi torto nella maniera violenta che rende internet così unico scrivi un commento, mi renderebbe felice da pazzi. Graazie.

E ora recupera Drive(2011), legalmente, illegalmente non me ne frega come, lo recuperi e lo guardi, ora. Ignorantone ( non prendertela, siamo amici, lo sai).

Ho creato un blog...... pazzesco...